Venditti Nutrizione

Alcune delle principali cause dell’ipertensione includono fattori di stile di vita sui quali si ha il controllo totale e che sono principalmente legati ai livelli di insulina (per esempio, seguire una dieta ricca di cereali e ad alto contenuto zuccherino e non praticare alcuna attività fisica).
Esiste spesso una relazione diretta tra il livello di insulina e i valori di pressione sanguigna. Quando il livello di insulina aumenta, in genere aumenta anche la pressione sanguigna.
Riportare il livello di insulina nel corretto intervallo è di fondamentale importanza per normalizzare i valori della pressione sanguigna.
La pressione alta una condizione facilmente curabile ma che può causare seri danni alla salute se viene ignorata.
Dal momento che la maggior parte dei pazienti che hanno la pressione arteriosa elevata assumono uno o più farmaci per curare la loro condizione, vi è una potenzialmente infinita quantità di farmaci e combinazioni di farmaci disponibili con il semplice movimento di una penna su un ricettario, non per il cambiamento dello stile di vita come sarebbe necessario.
Questo nonostante il fatto che i cambiamenti dello stile di vita hanno dimostrato di normalizzare i livelli di pressione arteriosa in oltre l’85 per cento dei malati!
Dal momento che lo stress è ampiamente noto per l’effetto significativo sulla pressione sanguigna, come mai non viene consigliata la gestione dello stress modificando lo stile di vita?
Il collegamento tra lo stress e la pressione alta è provata. Problemi di stress non risolti sono almeno altrettanto significativi per la salute generale, come la cattiva alimentazione e la mancanza di esercizio fisico.
Le informazioni che seguono non solo aiuteranno a riportare la pressione sanguigna sotto controllo, ma saranno importanti per ottimizzare la salute generale e la qualità della vita in innumerevoli altri modi:

Nella maggior parte delle persone con ipertensione, i recettori per l’insulina non funzionano in modo efficiente, una condizione nota come insulino-resistenza (IR) che compensa nel corpo l’alta produzione di insulina.
L’insulina determina l’accumulo di magnesio, ma se i recettori dell’insulina sono insensibili e le cellule crescono resistenti all’insulina non è possibile accumulare il magnesio e lo stesso viene eliminato attraverso i reni nelle urine.
Il magnesio immagazzinato nelle cellule rilassa i muscoli. Se il livello di magnesio è troppo basso, i vasi sanguigni si restringono piuttosto che rilassarsi, il che determina l’aumento della pressione sanguigna e riduce il livello di energia.
L’insulina influisce anche sulla pressione sanguigna causando la ritenzione del sodio nel corpo. La ritenzione del sodio provoca la ritenzione dei liquidi. La ritenzione dei liquidi a sua volta provoca la pressione alta.
Considerazioni dietetiche:

1. Alimentarsi in modo corretto per le proprie esigenze.

Mangiare secondo le proprie esigenze nutrizionali tende a normalizzare la pressione sanguigna nella stragrande maggioranza delle persone.
Quando si modula la dieta in base alle proprie specifiche esigenze metaboliche, uniche, che si basano sulla genetica individuale, i problemi di salute vengono affrontati alla radice e si hanno molte più probabilità di raggiungere una soluzione permanente per riguadagnare la piena salute.
La dieta nutrizionale appropriata, tuttavia, aiuterà non solo a ridurre l’assunzione di zuccheri complessi ma ancora più importante, aiuterà a raggiungere i rapporti ottimali carboidrati, grassi salutari e proteine.

2. Normalizzare il rapporto di omega 6 e omega 3.

Entrambi i grassi omega 3 e omega 6 sono essenziali per la salute. La maggior parte delle persone, tuttavia, assumono troppi grassi omega 6 nella loro dieta e troppo pochi omega 3. Il consumo di grassi omega 3 è uno dei modi migliori per ri-sensibilizzare i recettori dell’insulina quando si soffre di resistenza insulinica.
I grassi omega 6 si trovano nel mais, nella soia, nella colza, nel cartamo e nell’olio di semi di girasole. Se si fa troppo consumo di questi oli viene sbilanciato il rapporto omega 3 e omega 6 per cui è consigliabile limitare il loro utilizzo.
I grassi omega 3 si trovano solitamente nell’olio di semi di lino, nell’olio di noci e nel pesce.

3. Normalizzare il peso corporeo.

Se si è in sovrappeso, si ha il diabete, si ha già la pressione alta o si è a rischio di sviluppare l’ipertensione, è fondamentale per la salute e la longevità normalizzare il peso.
Gli studi dimostrano che anche una modesta perdita di peso, se mantenuta, può ridurre la pressione sanguigna a lungo termine. La chiave è quella di mantenere il peso forma, perché la pressione del sangue probabilmente risalirà con l’eventuale nuovo aumento di peso.
La semplice verità è che qualsiasi tipo di dieta per la diminuzione del peso non funziona per tutti. Ed è il motivo per cui alcune persone ottengono risultati, per esempio, da un regime a basso contenuto di carboidrati e ricco di proteine, mentre altri non ne hanno. Non esiste una dieta perfetta per tutti.
La sfida è quella di comprendere quali sono i cibi più adatti alle proprie necessità.
Consumare il carburante giusto per le esigenze del proprio corpo, può avere un impatto immediato e positivo sul modo di come ci si sente, di come ci si guarda, e sulla propria salute in generale.
Il cambiamento per uno stile di vita sano non è una “soluzione rapida”, si badi, ma si noterà un sensibile miglioramento non appena si iniziano a mangiare i cibi appropriati per il proprio metabolismo individuale.

4. Imparare a gestire lo stress emotivo.

Come detto in precedenza, il legame tra stress e ipertensione è ben scientificamente documentato. I medici e gli operatori sanitari impegnati a curare l’intera persona piuttosto che un elenco di sintomi fisici sono ben consapevoli del legame cruciale tra le malattie del corpo e il conflitto emotivo irrisolto.
Studi a sostegno di queste tesi, hanno in effetti, dimostrato che le persone con malattie cardiache possono ridurre il loro rischio di successivi eventi patologici di oltre il 70 per cento, semplicemente imparando a gestire lo stress. Emozioni negative represse come la paura, la rabbia e la tristezza possono gravemente limitare la capacità di far fronte all’inevitabile stress presente ogni giorno della vita. Non sono gli eventi stressanti che sono nocivi, ma la mancanza di capacità di farvi fronte. La buona notizia è che esiste la tecnica per trasformare in modo rapido ed efficace le emozioni negative represse e alleviare lo stress. Strumenti di psicologia energetica come la Emotional Freedom Technique (EFT) sono a disposizione per un efficace aiuto a ottimizzare la salute emotiva (per approfondire la tecnica – http://www.eft-italia.it/accesso-video-e-documento-gratuito) È stato dimostrato che la meditazione e altre tecniche di rilassamento possono aiutare ad abbassare la pressione sanguigna. Anche lo yoga, il tai chi, e gli esercizi di respirazione possono contribuire a ridurre la pressione sanguigna. I risultati positivi sono più consistenti quando queste tecniche vengono combinate con gli opportuni cambiamenti nella dieta e con l’attività fisica.

5. Utilizzare l’esercizio fisico come medicina.

Non è un segreto che una regolare motivata attività fisica rappresenta una medicina molto migliore di qualsiasi altra cosa che una società farmaceutica sia in grado di produrre.
Indipendentemente dal motivo principale per cui si inizia un programma di esercizi, gli sforzi saranno premiati in innumerevoli modi.
Un rigoroso programma di attività fisica completo risulta molto importante per i benefici a lungo termine che produce nelle persone con pressione alta. Quando ci si impegna in un programma di esercizi fisici, è bene consultare un professionista preparato.
Come regola generale, gli esercizi di carico come camminare, fare jogging e la corsa sono i migliori. Gli studi indicano che le attività aerobiche come queste sono le più utili per ridurre la pressione sanguigna.
Ciclismo e nuoto richiedono più tempo per produrre gli stessi risultati ma, se si preferiscono, si possono includere nella personale routine. Nuotare nel mare è altamente preferibile al nuoto in una piscina clorata.
L’allenamento con i pesi è un’altra strategia efficace, soprattutto se è possibile estendere il tempo di allenamento per 90 minuti un paio di giorni alla settimana includendo sia esercizi aerobici che anaerobici.

6. Assumere una dose giornaliera di sole.

Che ci si creda o no, più lontano si vive dall’equatore e più alto è il rischio di sviluppare l’ipertensione. La pressione arteriosa è in genere più elevata nei mesi invernali che durante l’estate. La luce del sole in realtà influenza la pressione arteriosa in diversi modi:
L’esposizione alla luce solare è un requisito fondamentale per la salute, e non solo per normalizzare la pressione sanguigna, la vitamina D aiuta i sistemi e gli organi in tutto il corpo a funzionare correttamente.
I ricettori della vitamina D si trovano in quasi ogni tipo di cellula del corpo e possono ottenere quasi tutti i benefici dell’esposizione al sole anche utilizzando, in inverno, da coloro che non sono in grado di “volare” in un ambiente sub tropicale, un lettino abbronzante in alternativa alla esposizione al sole.